E così, si sono sciolti. Li avevo conosciuti 25 anni fa, a tempi di Lifes rich pageant. E non mi avevano mai lasciato, anche se negli ultimi tempi… Beh, pareva che la musica non gli interessasse più.
E allora, scorriamo tutti i loro LP, di cui ho inserito una canzone per ognuno in questa playlist su youtube.
httpv://www.youtube.com/playlist?list=PL9247A610A07BE625
Il primo LP è, appunto, Lifes rich pageant. È il quarto dei R.E.M., ma è il primo che ho acquistato. Il disco mi piace ancora molto e non c’è canzone che non amo riascoltare. La canzone scelta è Begin the begin, anche se io mi porterei anche I believe nell’isola deserta.
Dopo acquistai Murmur, di cui sentivo sempre tutta la prima facciata (era 33 giri, ai tempi). Della seconda facciata sentivo solo Sitting still e Shaking through che ho scelto per la playlist.
Il successivo album, Reckoning, album che non mi ha esaltato e di cui ho inserito Harborcoat, la canzone iniziale.
Invece Fables of the reconstruction è sempre stato il mio preferito per le atmosfere un po’ campestri e dissonanti: ho inserito una versione live di Wendell Gee, la canzone che chiude il disco e una delle mie preferite, nonostante il gruppo stesso non la ami.
Da questo punto in poi ho acquistato gli album appena uscivano ma Document mi deluse, nonostante i big hits The one I love e It’s the end of the world as we know it (cover magistrale di un pezzo di Ligabue :-)), da cui ho estratto Welcome to the occupation, perché, a parte i due hit, era il pezzo che preferivo.
Il passaggio da indie a mayor, dalla IRS alla WB, non cambia nulla, se non nel budget che i REM spendono nei video. Pubblicano Green, di cui inserisco You are the everything, una delle canzoni in cui Stype non prende (quasi) mai fiato.
Il grande successo ottenuto con Out of time, naturalmente, mi ha un po’ destabilizzato, se non altro perché penso che il disco non sia uno dei migliori (e i miei amici dovevano sopportare le mie cassette con i pezzi degli album precedenti mentre loro volevano sentire solo Shiny happy people). Ho inserito Near wild heaven perché la canta Mills.
Automatic for the people, il primo acquistato in formato CD, invece, è magnifico, triste e suggestivo, come la sua canzone finale, Find the river.
Monster faceva casino, ma non mi ha mai soddisfatto, nonostante esordisse con What’s the frequency, Kenneth?, una canzone con un gran video!
Uno degli album più sottovalutati dei REM è New Adventures in Hi-Fi, di cui E-bow the letter mi ricorda le tristi serate in trasferta di lavoro.
Da qui in poi, la perdita di Berry mi ha allontanato dai REM. Comunque ho inserito: